La concia naturale
I pellami utilizzati sono trattati con metodi che si rifanno alle pratiche delle vecchie concerie dell'entroterra marchigiano, dove le pelli grezze venivano conciate, ovvero lavorate in grandi bottali con acqua e sostanze chimiche presente negli estratti vegetali, i tannini, che le trasformano in cuoio. La moderna tecnologia si mette a servizio dell'antico sapere. I tempi della conciatura rispettano quelli della tradizione per creare un prodotto naturale ed ecologico.
Nessuna sostanza tossica. Solo acqua e tannini vegetali ricavati dalle piante o dalla corteccia di alberi come querce, acacie, castagni e betulle per trattare la pelle grezza rendendola morbida, resistente, impermeabile e a donarle la tipica colorazione marrone che cambia con il tempo. E sono sempre i tannini a conferire alla pelle quell'aspetto particolare, tanto riconoscibile dagli altri tipi di conciatura, e a darle il tipico profumo di cuoio. Per la concia vegetale nessun animale viene abbattuto per il pellame. La pelle di animali destinati alla macellazione, nobilitata dalla lunga lavorazione, viene usata per creare calzature nel pieno riguardo dell'ambiente e dell'ecosistema.
La più antica e classica tra tutti i tipi di concia, quella naturale non è solo emblema di artigianalità e tradizione, ma anche una dichiarazione d'amore nei confronti del nostro pianeta.