Lavorare con la natura: i colori

Perché una scarpa si inserisca a pieno diritto nella filosofia del design circolare è necessario che sia realizzata con materiali e materie prime riciclabili al termine del loro ciclo di vita. Solo in questo modo si contribuisce a ridurre al minimo i rifiuti, abbassando l’impatto ambientale. Non solo pelle conciata con tannini vegetali, materiali organici, tecniche di produzione che non vadano a minare l'equilibrio del nostro pianeta e tinte naturali. Le più moderne tecniche di tintura impiegano coloranti di sintesi o materie coloranti artificiali che hanno un notevole impatto negativo sull'ambiente, determinato dalla loro tossicità e dalla loro non biodegradabilità. Silvano Sassetti che da sempre sposa una filosofia slow a basso impatto ambientale, sceglie invece la tradizione.

La tintura naturale è un procedimento antico che risale all'epoca dei Fenici, in perfetta armonia con il ritmo dell’ambiente, che dà valore all'artigianalità e al saper fare. Per questo le sue calzature sono tinte con coloranti naturali prodotti usando materie prime che possiamo reperire in natura. Alla base troviamo erbe, fiori e piante tintorie, raccolti, essiccati e successivamente macinati per poi essere trasformate con estrazioni acquose in coloranti. Dalla reseda e dalla mimosa prendono vita pregiate tonalità di giallo. Quercia e mallo di noce ci regalano il marrone. Dalla radice della Robbia, raccolta in autunno, si ottiene il rosso. Splendidi toni giallo-oro e verde si ricavano dalla spremitura della scorza del melograno. E poi ancora dalla foglia del guado otteniamo il blu, dallo scotano toni marroni, violetti e neri. I coloranti vegetali sono oggi una scelta etica. E forniscono una risposta importante in termini di sostenibilità ambientale, rinnovabilità delle materie prime e rispetto per l'uomo.